Perché passare da un hard-disk-drive (HDD) ad un solid-state-drive (SSD)?
È un investimento davvero necessario?
Cambiare l’hard-disk è sicuramente il più importante singolo upgrade che si possa apportare al PC. Prima di proseguire serve distinguere chiaramente le differenze tra HDD e SSD.
HDD vs SSD
Fino a qualche anno fa un paragone del genere non sarebbe stato necessario, perché era ovvio e scontato che sui nuovi PC venissero installati dischi tradizionali HDD, che in base al modello del computer potevano essere più o meno spaziosi. Il disco rigido si compone di un piatto metallico magnetico, sul quale una testina “scrive” tutti i dati generati dall’utente. Infatti, al contrario della memoria RAM, i dati salvati rimangono fruibili anche successivamente allo spegnimento del computer.
Ultimamente però si sono diffusi gli SSD, che svolgono le stesse funzioni dei comuni dischi rigidi, ma con tecnologie totalmente differenti. Infatti, il disco magnetico è stato sostituito con un chip di memoria flash simile alla RAM. Tuttavia si differenzia da quest’ultima nella sua capacità di trattenere le informazioni memorizzate anche dopo lo spegnimento dell’hardware.
Vantaggi
Gli SSD sono molto più veloci degli HDD, perché non si servono di alcun disco magnetico rotante da cui estrarre i dati. Precisamente, per gli SSD non serve che alcuna testina si muova fisicamente sul disco per individuare ed estrarre le informazioni, a tutto vantaggio delle prestazioni e del comfort acustico.
I computer dotati di SSD sono decisamente più veloci nelle fasi di caricamento e di avvio, sebbene le performance dipendono anche dal sistema operativo, dalla memoria occupata e dal livello dell’hardware. Ad ogni modo, anche un vecchio computer con Windows 7 potrebbe essere lanciato in meno di 20 secondi con un SSD. Aprire un applicazione, consultare un file e salvare dati accade molto più velocemente. Su PC prestanti le attese possono diventare quasi impercettibili.
Inoltre, gli SSD sono anche meno fragili dei tradizionali HDD, dunque risentono meno dello stress a cui regolarmente sottoponiamo i nostri computer, soprattutto se sono PC portatili. Infine, i “dischi” allo stato solido sono efficienti energeticamente e aiutano ad allungare la vita della batteria dei laptop.
Svantaggi
La domanda di SSD è in forte crescita, di conseguenza i prezzi stanno diventando sempre più competitivi. Un SSD di buona qualità può partire da prezzi intorno ai 70 euro per 120GB di memoria, però al crescere della capienza i costi diventano decisamente più alti. Mediamente, gli SSD di ultima generazione hanno prezzi compresi tra €0,70 e €0,80 a GB. In ogni caso, gli HDD rimangono ancora l’alternativa più economica, a scapito ovviamente delle prestazioni.
I computer moderni montano ancora dischi tradizionali, dunque al costo dell’SSD bisogna aggiungere anche la spesa per il tecnico che si occuperà della sostituzione. Noi di MigliorPC effettuiamo la sostituzione al costo €45,00 (incl. IVA), che comprende anche l’installazione del sistema operativo e dei programmi relativi sul nuovo supporto.
Cambiare oppure no?
Se utilizzate il PC per lavoro vi consigliamo di passare all’SSD. Rende l’esperienza di uso del PC molto più appagante ed efficiente, facendovi risparmiare tempo e stress causato da noiosi stalli in fase di lancio e caricamento. In aggiunta, se desiderate avere sempre con voi un PC veloce e prestante vi consigliamo di sostituire anche l'Hard-Disk dei computer casalinghi, che solitamente hanno numerosi utenti a rallentare le performance. Gli SSD creano un’esperienza d’uso simile a quella di smartphone e tablet, soprattutto in combinazione con Windows 10.
13-09-2016 - MMB
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